"Ma perché investi in fattorini e applicazioni per incontri, non è meglio il mattone?"
È noto che i tre figli di Silvio Berlusconi e Veronica Lario - Luigi, Barbara ed Eleonora - sono tra gli azionisti della società milanese Bending Spoons, cui è stato affidato il progetto del software che regolerà la app ‘Immuni’, che traccerà il contagio del coronavirus in Italia. Quello che invece è meno noto è che proprio Luigi, ultimo genito del Cavaliere, conduce da tempo con il padre un affettuoso duello "filosofico" sulle strategie migliori per investire le ingenti risorse a disposizione della famiglia.
Una premessa: per Berlusconi, ‘’Luigino è capace, attento, studioso, ha voglia di fare’’. Il fatto è che tra i due esiste però un gap anagrafico che si traduce, a volte, in un curioso tilt generazionale. È successo con la partecipazione alla app Immuni, di recente. Ed è successo attorno all’investimento del giovane Berlusconi in due grandi società della nuova economia. ‘’Sai cosa ha fatto Luigino? - raccontava al telefono il leader giorni fa a un ex ministro di Forza Italia, durante la quarantena forzata nella villa della figlia Marina in Provenza - Ha messo su un fondo e scommette in nuove società, in queste app. È venuto da me tempo fa e mi ha spiegato che stava investendo in una società di incontri omosessuali e in una di fattorini’’.
La società di incontri è Grindr, dedicata a gay, bisessuali e transgender. L’altra, pare, è Deliveroo. Due colossi mondiali. ‘’Gli ho chiesto se conviene investire in questa società che consegna cibo. E se non è meglio investire nel mattone, che è più solido. Poi è arrivato il virus...’’. Poi, insomma, è arrivata la quarantena, che promette una profonda crisi economica, non mette al riparo neanche l’immobiliare, ma che di certo aumenta le potenzialità delle consegne a domicilio. Come a dire, per ammissione paterna: Luigino 1 - Silvio 0 e palla al centro. E questo senza considerare la mossa di Berlusconi jr di investire in ‘Immuni’: game, set, match per ‘’Luigino