Apprendiamo via ANSA che stanno avendo parecchio successo i social network dedicati a chi soffre di patologie particolari: si tratta di reti sociali che, più di ogni altra, rispondono all'esigenza di trovarsi a contatto con persone che vivono la propria stessa situazione e che cercano confronti e sicurezze nell'altro.
La fonte è un articolo apparso sulla rivista del Mit Technology Rewiev che cita anche alcuni esempi, tra i quali spicca Crohnology.com, rete sociale dedicata a coloro che sono affetti dal morbo di Chrohn: questo social network, pensate, ha raggiunto circa 4mila utenti da ben 66 paesi; non ci troviamo, ovviamente, dinanzi a cifre che hanno fatto la fortuna di Mark Zuckerberg e a quelle che stanno facendo il successo di Twitter (prossimo al debutto in borsa): non si può neanche dire, però, che il numero sia irrilevante.
Si aggiungono ai social network che tutti conosciamo, insomma, reti sociali dedicate a target e obiettivi specifici: recentemente, per esempio, vi abbiamo parlato di Mandela.is, rete sociale ispirata a Nelson Mandela e nata proprio con lo scopo di diffondere il suo messaggio.
Futuro sempre più social
oltre a questo, poi, vanno considerate tutte quelle realtà virtuali così strane che più strane non si può; ne riprendiamo alcune da un nostro approfondimento:
- Stache Passion è per gli amanti dei baffi;
- ncludr, per chi si sente solo e ha bisogno di amici;
- divorce360 aiuta i matrimoni falliti o in via di fallimento;
- REMcloud serve per confrontare i vostri sogni;
- Myfree implants, per le modelle che vogliono un seno nuovo;
- A small world è un social network per pochi (non tutti possono accedervi).
Il futuro, insomma, si prospetta sempre più social.
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