In un thread apparso su Quora e riportato fedelmente da Business Insider, alla domanda "come riesce Apple a mentere segretezza?" i diretti interessati non hanno di certo lesinato particolari:
"Avendo lavorato in Apple per alcuni anni, posso dire che la necessità di segretezza è radicata nella cultura aziendale di creare innovativi e rivoluzionari prodotti all'interno dei mercati, altrimenti blandamente evolutivi, in cui Apple decide di competere. La segretezza si diffonde in tutta l'organizzazione dall'esistenza di un team di sicurezza aziendale che ti guarda alla spalle per gran parte del tempo e dal fatto che anche violazioni minori possono portare all'immediato licenziamento. Non c'è nulla di cui aver paura in Apple purché si seguano queste basilari regole di condotta".
E se pensate che siano misure adottate soltanto negli ultimi tempi - soprattutto con iOS 7 - vi sbagliate di grosso:
"Agli inizi - spiega Ken Rosen -, tutto era aperto a tutti. C'era addirittura un raccoglitore con i salari nell'ufficio del CFO. Ci è stato detto che avremmo potuto controllarlo in qualsiasi istante. Pochi se ne interessarono. Steve ci disse: 'Dentro NeXT, tutto è aperto. Fuori NeXT, non diciamo nulla. Così sarà fino alla prima perdita. Non appena dimostreremo di non saper tenere un segreto, torneremo a essere come tutte le altre compagnie'.
Molto interessanti, infine, le dichiarazioni su un sistema di controllo e sicurezza interno, che assicura la totale segretezza sui dispositivi utilizzati:
"Tutti i prototipi sono marchiali al laser con numeri di serie e tracciati da un sistema centrale (chiamato iTrack). Anche la sicurezza fisica è prioritaria, con in prototipi chiusi al sicuro quando non in uso. […] All'interno dell'azienda è necessario che il tuo collega non sappia ciò su cui stai lavorando".
Siete ancora sicuri che si tratti davvero di un'azienda mobile e non di una forza segreta?
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