"Sono veramente preoccupato del modo in cui tutto si sta trasferendo sul cloud. Credo che sarà orrendo e che si manifesteranno presto dei problemi spaventosi nei prossimi cinque anni". Parole chiare e senza filtri quelle pronunciate dal co-fondatore di Apple Steve Wozniak dopo lo spettacolo 'L'Agonia e l'Estasi di Steve Jobs' a Washington, in cui ha chiarito la sua posizione riguardo al cloud e il trasferimento di servizi, applicazioni e dati personali lontano dalle nostre mani.
Il genio, programmatore e filantropo ha proseguito mettendo in guardia il pubblico sul problema della perdita del controllo dei propri dati, che potrebbero venire utilizzati senza molti sforzi dalle aziende per fini commerciali, per intercettazioni più o meno legali o peggio ancora dagli hacker. "Con il cloud, non possediamo più nulla. Hai già dato l'autorizzazione per darlo via. Più trasferiamo qualunque nostra cosa sul web, nel cloud, e meno avremo controllo su di essa"
Difficile non pensare al recentissimo caso di Mat Honan, il redattore di Gizmodo caduto proprio nei giorni scorsi vittima di un'attacco di un hacker che ha ottenuto il controllodel suo account Twitter e ha fatto tabula rasa dei suoi iPhone, iPad e MacBook Air, il tutto in poche mosse. Continua dopo la pausa.
Un caso che ci fa riflettere se sia veramente sicuro mantenere i nostri backup solo su server remoti, piuttosto che in un hard disk esterno (magari crittato) e tenuto al sicuro. E' pur vero che molti di noi non verranno mai bersagliati da un attacco diretto, ma la sicurezza delle nostre password è una piccola precauzione che può salvarci da conseguenze catastrofiche.
Oltre all'uso di password sicure, l'altro aspetto cruciale è quello di usarne diverse. Condividere la stessa password (anche la più sicura del mondo) su un tracker BitTorrent, un oscuro sito di filesharing e il nostro conto PayPal ad esempio, non è mai una buona idea.
Via | CNET
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